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YOGA IN INVERNO




L’inverno è il tempo di ispirazione della terra e per muoverci con questo flusso anche noi dobbiamo “inspirare” per poter nutrire e rigenerare tutte le forze vitali. Il ritmo è quello di espansione e di contrazione ed, in questa stagione in particolare, il movimento è verso l’interno; per questo motivo è importante che anche il nostro movimento sia di introspezione e non di dispersione, altrimenti non riusciamo a rigenerarci.

Cosa crea dispersione? Tutto ciò che è alterazione dell’elemento aria che corrisponde a leggerezza, espansione, estroversione e movimento verso l’esterno.


Come viene alterato l’elemento aria? Con il freddo, la comunicazione veloce e tutto ciò che ci proietta e ci stimola verso l’esterno. Dal punto di vista fisico lo riconosciamo dalla secchezza generale, gonfiore addominale e dolori articolari. L'elemento aria inoltre è collegato al SISTEMA NERVOSO e quando è in squilibrio porta a stanchezza, nervosismo, insonnia e ansia.

La pratica dello yoga ha il compito di bilanciare tutti questi sintomi per permettere di sostenere il processo di rigenerazione e non di espansione.


Come deve essere improntata la pratica? Il movimento che dobbiamo fare deve essere opposto alla dispersione. Le posizioni vengono mantenute più a lungo e questo sviluppa maggiore resistenza fisica, correlata all’elemento terra. Questa è la stagione giusta per FORTIFICARE IL CORPO quindi le posizioni vengono mantenute più a lungo ma è importante anche entrare ed uscire lentamente dalle posizioni, garantendo centralità ed interiorità nella pratica. Che posizioni fare? Posizioni che lavorano prevalentemente sull’elemento terra ma anche acqua e fuoco, quindi opposte all’elemento aria, in modo da ristabilire o mantenere l’equilibrio. Posizioni che fortificano le gambe, piegamenti in avanti e lunghi rilassamenti. Non per ultimo è una stagione IDEALE per dedicarci alla meditazione. Al contrario dell’estate, un momento più estroverso e sociale, l’inverno ci mette in ascolto di noi stessi e quindi è prezioso per approfondire le pratiche di meditazione e concentrazione. In questo modo, coltivando ogni giorno un momento all’ascolto possiamo placare la nostra mente, essere più lucidi e sviluppare una chiarezza che ci guida nella vita riconoscendo ciò che è veramente significativo per noi.

Invece di correre e basta possiamo riconoscere per cosa e dove stiamo andando.

In questo modo, con questa profondità e consapevolezza, possiamo avere una motivazione ben specifica dietro le nostre azioni. Gopi Sundari/ Giorgia Bombieri


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